giovedì 11 dicembre 2008

ONSERNONE CH, ORNITOLOGIA POPOLARE a cura del Prof. Walter Gamboni da Comologno / Spruga Onsernone

Tratto da
LA VOCE ONSERNONESE
dell'ottobre 1980
__________
_________
1 ----- Qual'è il rapporto del contadino con la natura?
___
In che misura in nostri antenati ebbero il tempo di
occuparsi dell'avifauna?
Il numero esiguo di nomi dialettali relativi al mondo degli uccelli
accertati nella nostra inchiesta indica che se ne occuparono
ben poco.
È ciò per il funzionalismo che caratterizza la cultura contadina;
le necessità dell'esistenza erano tali da lasciare ai nostri
antenati ben poco tempo per un confronto, un rapporto
gratuito con la natura.
L'emigrazione stessa, conseguenza delle difficili condizioni di
vita, allontanando quasi tutti gli uomini del paese durante buona
parte dell'anno e spesso per tutto l'anno (alla fine del secolo scorso
mio nonno che emigrava a Parigi ritornava a casa ogni due anni),
oltre a impedire quei contatti con la natura che sono alla base
di ogni conoscenza, ha quasi certamente contribuito a
determinare un certo disinteresse per la stessa.
Occore inoltre tener conto di quanto fosse difficile per in nostri
antenati osservare gli uccelli.
Alla mancanza del binoccolo si aggiungeva l'estrema diffidenza
degli uccelli verso l'uomo.
Stranamente, da noi, alcune specie altrove quasi domestiche,
sfuggono l'uomo e raramente si avvicinano alle case, che sia
il riflesso di un'antica persecuzione?
A prima vista potrebbe sembrare cosi, ma nulla nella nostra
tradizione fa pensare ad una situazione conflittuale fra uomo e
uccelli; nella nostra cucina, per esempio, non c'è una sola
ricetta che lì chiami in causa e quassù non esistono neppure
le premesse di una concorrenza alimentare con l'uomo.
Non potrebbe del resto essere altrimenti poichè qui mancano
praticamente gli alberi da frutta e la vite.
L'esempio del CIUFFOLOTTO (PYRRULA PYRRULA) è
emblematico e illuminante.
Da noi è frequente e sconosciuto, nel Locarnese è altrettanto
frequente, ma conosciuto e perseguitato solo perchè ha la
pessima abitudine di cibarsi delle gemme degli alberi da
frutta, da cui il nome dialettale di GEMÓN.
Caso singolo è quello dell'IELMIGN DA LA LOBIA, il più bravo
fabbricante di CÁDOLE del comune, di cui si racconta che
quando intorno agli anni Venti si trovava alla BESEC''A, sotto
i SALEI, a preparare la materia prima per i suoi lavori,
pranzasse a base di nidiacei abbrustoliti.
Pare fosse bravissimo a scoprire i nidi con i piccoli pronti a
lasciarlo.
D'altra parte è vero che ancora agli inizi degli anni Quaranta uno
dei passatempi preferiti dei ragazzi che passavano l'estate
sui monti era quello di cercare nidi e, per qualcuno di loro,
anche di distruggerli, BESCHIZIÁ I NIÁ.
Non credo però che i pranzi dell'IELMIGN DA LA LOBIA
e i NIÁ BESCHIZIÁ di qualche ragazzo siano all'origine
del comportamento timido e riservato degli uccelli nella
nostra regione; probabilmente le cause della loro
diffidenza sono di natura ambientale.
Nell'alta valle Onsernone manca totalmente la siepe
vegetale, un rifugio sicuro e un nicchia ecologica di
primaria importanza per la nidificazione e l'alimentazione
di molte specie di uccelli.
La siepe vegetale è sostituita dalla CIOSA di pietra, quasi
unicamente in funzione di delimitazione della proprietà
privata con quella patriziale e dei sentieri più importanti.
La CIOSA più notevole d'Onsernone è sicuramente
quella che separa gli ALPI di PIANA e SOGLIO
in territorio italiano.
Inizia nelle pietraie che scendono dalla vetta della
PEZZA COMUNE ad una quota di m. 2020 e,
attraverso i CORTI dei due alpi, raggiunge
quota 1790 (il dislivello tra il TABIDO e SPRUGA),
per una lunghezza di oltre mille metri.
Si narra che i due alpi fossero la dote di due sorelle
di MOSOGNO, le cui liti portarono alla costruzione
di questa muraglia cinese in miniatura.
L'esame di una cartolina illustrata di SPRUGA degli
anni intorno al 1900, permette poi di rilevare come
all'interno del nucleo abitato e negli immediati
dintorni mancassero cespugli, arbusti e alberi.
Ciò era inevitabile giacchè alberi e arbusti
impoverivano il terreno destinato alla produzione
di fieno, elemento prezioso nel contesto
della nostra civiltà rurale.
Ovviamente un habitat così scarno e monotono,
probabilmente secolare (di SPRUGA si parla già in
pergamena nel 1285), doveva impedire a molte
specie di uccelli di stabilirsi accanto all'uomo
e quindi abituarsi alla sua presenza.
Ciò potrebbe spiegare il comportamento
timoroso di molte specie avicole e, almeno
parzialmente, la povertà della relativa
nomenclatura; non si poteva dare un nome
a qualcosa che non si poteva osservare nè
conoscere e soprattutto non si dà un nome
a ciò che non interessa in un quadro
di funzionalismo.
Negli ultimi 20 anni lo stesso ambiente,
inalterato da generazioni, è mutato
in modo impressionante subendo una
degradazione agricola quasi
incredibile,
Molti prati abbandonati sono invasi da
rovi, lamponi e frassini.
La progressione del frassino è
stupefacente ed è ormai riccorente
l'espressione: DA C''ILO UN PÒ A DIARÉM
I FRÈSSAN SOTT AL IÉCC, fra un po' avremo
i frassini sotto il letto.
È la rivincita della natura che in pochi anni ha
annullato il paziente e faticoso lavoro di
bonifica durato secoli.
Questa nuova situazione ambientale favorisce
l'insediamento e la nidificazione di numerosi
passeracei.
Il merlo, la capinera, il beccafico, il cardellino,
l'averla piccola, lo stiaccino e altre specie,
trovano ora biotopi più adatti alle loro esigenze.
Lo dimostra lo stiaccino che nel 1974 ha
nidificato nei Limadi, quell'anno non falciati,
a pochi metri dalle case.
Pima di concludere questa premessa, è
doveroso anche se sconfortante costatare
che le ultime generazioni hanno già
perso nomi dialettali d'uccelli e, nella
migliore delle ipotesi, pur ricordandoli
hanno dimenticato a quali uccelli gli
stessi si riconducano.
Il merlo acquaiolo, per esempio, si chiama
FÓLAR, nome che purtroppo quasi
più nessuno ricorda, ma a quali uccelli
si riferiscono PIZZALÚNGA e VULCÈLA ?
Nessuno ha saputo darmi una risposta
esauriente e le descrizioni raccolte sono,
a dir poco, contradditorie.
___________
2--- L'avifauna della nostra regione è ricca
-----
di specie.
Le osservazioni in corso aggiungeranno
certamente altri nomi al già lungo elenco.
Eppure, malgrado questa ricchezza, la
maggior parte delle specie avicole non ha
un nome dialettale.
I nostri antenati si limitavano a dire
L'È UN VULCÉLL, per cui i nomi
dialettali di uccelli sono appena una
trentina e spesso lo stesso nome
serve a indicare diverse specie della
stessa famiglia.
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Eccoli:
Nome dialettale - italiano - latino
belaròsa - picchio
muraiolo - tichodroma
muraria
---------
cìu - cìu - prispolone - anthus trivialis
-------------
cucù - cuculo - cuculus canorus
---------
curbátt - a) corvo imperiale - corvus corax
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curbátt - b) cornacchia - corvus corone corone
---------
cuvaróssa - codirosso
spazzacamino - phoenicurus
ochruros
---------
dréss - tordela - turdus viscivorus
---------
durd - tordo bottacchio - turdus philomelos
----------
fasán - fagiano di monte - lyrurus tetrix
---------
fólar - merlo acquaiolo - cinclus cinclus
----------
fringuèl - fringuello - fringilla colelebs
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ghésgia - ghiandaia comune - garrulus
glandarius
---------
genuviéll - a) gheppio - falco tinnunculus
---------
genuviéll - b) sparviere - accipiter nisus
--------
genuviéll - c) astore - accipiter gentilis
----------
girinzòtt o merlu - merlo - turdus merula
---------
lulócch - allocco - strix aluco
--------
martinígn - scricciolo - troglodytes troglodytes
-------
matón - sordone - prunella collaris
-------
mèrlu dal culár - merlo
dal collare - turdus torquatus
----------
paión - gracchio alpino - pyrrocorax graculus
----------
parníisa - a) francolino
di monte - tetrastes bonasia
---------
parníisa - b) coturnice - alectoris graeca
-----------
parníisa - c) pernice bianca - lagopus mutus
-----------
parüscióla - cinciallegra - parus major
--------
il termine PARÜSCIÓLA viene usato per estensione
anche per indicare altri paridi come la CINCIA BIGIA,
la CINCIA MORA, la CINCIA DAL CIUFFO e la
CINCIARELLA.
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passer - passera d'Italia - passer domesticus
italiae
----------
pic'' da l'aqua - picchio verde - picus viridus
---------
Con PIC'' si indicano anche il PICCHIO ROSSO
MAGGIORE, e il PICCHIO NERO.
----------
pizzalúnga - ??? - ???
-----------
sciguéta o sguáita - civetta - athene noctua
----------
stúa - poiana - buteo buteo
---------
sbírr - rondone nero - apus apus
----------
rúndula - a) rondone nero - apus apus
----------
rúndula - b) rondine montana - hirundo rupestris
---------
rúndula - c) balestruccio - delichon urbica
-----------
tremacúa - a) ballerina bianca - motacila alba
----------
tremacúa - b) ballerina gialla - motacila cinerea
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véi - aquila - aquila cryaetus
--------
vulcella - ??? - ???
-------------
Un pur affrettato esame dell'elenco rileva che si
tratta di specie che, per dimensioni, voce,
piumaggio o altra caratteristica fisica o di
comportamento, difficilmente potevano
passare inosservate.
Occorre poi precisare che le specie "battezzate"
appartengono in larga misura al gruppo degli
uccelli stanziali, a quella specie cioè che è
possibile osservare tutto l'anno, quindi anche
durante l'inverno, quando le condizioni ambientali
(alberi spoglie e neve) favoriscono
le osservazioni.
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I nomi dialettali
degli uccelli
stanziali
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Non prenderemo in esame tutte le denominazioni
dialettali di uccelli stanziali, ma unicamente
quelle che, a nostro modo di vedere,
presentano un certo interesse.
Non potevano certo sfuggire, anche
all'osservatore più distratto, uccelli come
il corvo imperiale, la cinciallegra, la ghiandaia
dal piumaggio vistoso e dalla voce sgradevole,
il gracchio ( non ci risulta che nidifichi da noi), che
in inverno, in grandi stormi, popola i pendii
sgombri di neve, lo scricciolo, la tordela,
il merlo nero, il merlo dal collare, il fringuello.
A proposito del merlo, un mio amico mi ha
ricordato uno dei pochi detti che chiamano
in causa l'avifauna:
FIGN CHE AL GIRINZÒTT U CUMENZA
A CANTÁ, I ÓMAN I TOCA NA VÉA,
quando il merlo incomincia a cantare,
gli uomini devono emigrare.
Interessante il SORDONE, MATÓN, le cui
sporadiche visite ai villaggi durante
l'inverno preannunciano, secondo la
tradizione popolare, la neve.
Ho avuto occasione più di una volta di
verificare questa credenza popolare.
Ricordo, ad esempio, un bellissimo
pomeriggio di febbraio, così pieno
di sole che nessuno poteva pensare
alla neve.
Nelle sponde scoprii, con sorpresa,
un gruppo di sordoni.
Il mattino dopo c'erano quaranta
centimetri di neve fresca.
Dei picchi, genericamente denominati
PIC'', solo il picchio verde e il
picchio muraiolo hanno un nome
dialettale.
Il picchio verde è chiamato
PIC'' DA L'AQUA perchè la sua sonora
risata, nei caldi mesi estivi, era ritenuta
foriera di temporale.
Al tempo della fienaggione quando si
udiva il canto del PICCHIO VERDE,
ci si affrettava a raccogliere il fieno
Bellissimo e decisamente poetico
il nome dato al PICCHIO MURAIOLO,
un visitatore invernale, nella frazione
Corbella: BELARÒSA.
A Castione, a testimonianza di quanto
questo uccello abbia sollecitato la
fantasia popolare, lo chiamano
FARFÁLA.
Tre i nomi dialettali per i rapaci diurni.
La STÚA (poiana), buteo buteo) è comunissima
e molto conosciuta.
Il GENUVIÉL era ai tempi della nostra
infanzia l'odiato ladro di galline; spesso
erano proprio i bambini a essere incaricati
di fare la guardia al pollaio e i sui nostri
monti non mancava mai una specie di
"SPAVENTAPASSERI" che avrebbe dovuto
tenerlo lontano.
Ma a quale rapace diurno corrisponde il nome
dialettale di GENUVIÉL ? era il GHEPPIO
(FALCO TINNUNCULUS), ma il GHEPPIO
non caccia i polli.
Potrebbe essere lo SPARVIERE
(ACCIPITER NISUS) o l'ASTORE
(ACCIPITER GENTILIS), entrambi,
occasionalmente cacciatori di polli.
Personalmente ritengo che il medesimo
nome fosse usato per tutte le tre specie.
Del VÉI si parlava quando, d'estate, sugli
alpi della valle di Vergeletto, sparivano
gli agnelli.
Va detto che nel comune di Comologno il
vago pascolo era proibito da aprile a ottobre.
Purtroppo il nostro fondovalle appartiene
all'Italia la mancanza di pascoli estivi
costringeva i nostri allevatori di pecore a
i loro animali sugli alpi della valle
di Vergeletto durante la proibizione del
vago pascolo.
Ho serbato ricordo di quei viaggi iln valle
di Vergeletto.
Quando li racconto ai miei figli e sui loro
visi scopro un velato sorriso di incredulità,
mi sorprendo a pensare che forse è stato
tutto un sogno.
Rammento soprattutto il viaggio di novembre
quando si andava a riprendere le pecore.
Si partiva, a piedi, nella notte e si raggiungeva,
passando per VERGELETTO e il monte CAMANA,
l'alpe di ALBEZZÓNA, dove solitamente venivano
riunite le pecore.
Purtroppo ne mancava sempre qualcuna, per cui
era necessario compiere lunghi viaggi verso gli
alpi di CRENÉLLO, RIBBIA ed altri, alla ricerca
dei capi mancanti.
Si rientrava, di solito, molto tardi la sera, non
senza aver trovato il tempo di raccogliere le
castagne nell'ÖR di CRANA.
Per tornare al nostro VÉI, accusato di rapire
gli agnelli, penso che doveva trattarsi
dell'AQUILA, unico rapace in grado di
compiere una simile impresa, considerando
il fatto che la nostra valle è terreno di caccia
per le coppie nidificanti nell'alto Ticino.
--------------
Da sempre l'uomo ha avuto paura delle
tenebre e questa sua angoscia
ancestrale l'ha portato a temere e
perseguitare le creature notturne e a
popolare la notte di esseri terrificanti.
Così da noi è nelle ore notturne che
nelle case isolate "CI SI SENTE" ed era
durante la notte che i preti "BATTEVANO
LA FISICA" e i poveri malcapitati si
vedevano comparire dinanzi feroci e
mostruosi cani.
La nostra infanzia è piena di racconti
popolari di spiriti e di esseri grotteschi.
Certo, dopo simili racconti, era un atto di
coraggio mettere il naso fuori casa durante
la notte.
Si racconta ancora oggi di fidanzati poco
coraggiosi che la paura costringeva a
restare tutta la notte a casa della fidanzata.
Nel nostro comune i rapaci notturni, pur non
essendo perseguitati come altrove, sono
temuti e calunniati.
Per questi uccelli esistono tre nomi dialettali
per due specie.
L'ALLOCO (STRIX ALUCO) è chiamato LULÓCCH
ed è comunissimo.
La CIVETTA (ATHENE NOCTUA) è denominata
SCIGUÉTA e, secondo molti, anche SGUÁITA;
secondo altri la SGUÁITA sarebbe un altro
rapace notturno.
Come si vede opinioni discordi e quindi una
certa confusione; prevale però l'opinione
che la SGUÁITA sia la CIVETTA.
In ogni caso il nome SGUÁITA è usato per
l'uccello la cui voce ricorda il pianto di un
bambino e, secondo la credenza popolare,
annuncia a chi la sente la morte di un
congiunto: STANÖCC O SENTID
LA SGUÁITA CH'A PIINSGEVA CUMÈ
UN PINIGN; A MÖR QUEC''UN DI MIÍÍ,
stanotte ho udito la SGUÁITA piangere
come un bambino; muore qualcuno dei miei.
Gli specialisti sostengono che il nostro comune
si trovi ad una altitudine troppo elevata per
permettere la presenza della CIVETTA.
Secondo P. GÉROUDET, infatti,
la CIVETTA in Svizzera si trova raramente
sopra i 600 m., anche se nei Grigioni ha
nidificato a 1'160 m., l'altitudine di Spruga.
Personalmente ritengo che gli specialisti
abbiano ragione per cui ci troviamo di fronte
a una situazione paradossale: due nomi
dialettali per un uccello che la nostra
regione non ospita.
I gridi stridenti che tanto hanno
impressionato i nostri antenati e sono
attribuiti alla CIVETTA, sono probabilmente
da addebitare all'ALLOCCO e ai suoi nidiacei;
il conosciutissimo uhuu uhuhuhuu dell'ALLOCCO
non è del resto che un frammento del suo
repertorio vocale, costituito di gridi stridenti
e cicalecci vari.
Anche i nidiacei dell'ALLOCCO che dopo aver
lasciato il nido restano per quasi tre mesi
strettamente dipendenti dai genitori per
l'alimentazione, emettonio gridi striduli e
sgradevoli quando questuano il cibo.
Dai racconti e dalle descrizioni delle persone
più anziane si può desumere che
probabilmente altri rapaci notturni
abitino le nostre contrade.
Dai loro ricordi emerge pure la presenza
di un picchio dal vertice giallo: il raro e
discreto PICCHIO TRIDATTILO (PICOIDES
TRIDACTYLUS).
Sarebbe la regione dei SALEI a ospitare
il PICCHIO TRIDATTILO e la CIVETTA
CAPOGROSSO (AEGOLIUS FUNEREUS).
Speriamo che le osservazioni ornitologiche
in corso chiariscano il MISTERO della
CIVETTA e possano accertare la
presenza del PICCHIO TRIDATTILO e della
CIVETTA CAPOGROSSO.
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Tra le numerose specie migratrici soltanto
il CODIROSSO SPAZZACAMINO,
il CUCULO, il PRISPOLONE, il TORDO
BOTTACCHIO e il RONDONE NERO con
la RONDINE MONTANA e
il BALESTRUCCIO hanno un nome dialettale.
Come si vede si tratta di specie che per
il canto e il piumaggio sono molto
appariscenti.
Onomatopeici i nomi del CUCULO,
del PRISPOLONE e del RONDONE.
Trasparente, quello del CODIROSSO
SPAZZACAMINO, CUVARÓSSA,
l'uccello della primavera incombente.
Già in marzo, primo fra i migratori
(sverna nella regione mediterranea
e nell'Africa settentrionale), è tra noi e pur
non essendo il solo uccello che canta in
questo mese, è però l'unico ad
annunciare la sua presenza e quindi il
suo ritorno da un posatoio bene in vista,
a Spruga il campaniletto dell'oratorio: era
impossibile non udire il suo canto
un po' stentato e non vedere la sua sagoma
stagliarsi contro il cielo.
Le altre specie che cantano in marzo sono
la CINCIALLEGRA, il PETTIROSSO,
lo SCRICCIOLO e il MERLO che da noi è
tipicamente silvicolo e raramente si
avvicina alle case.
Proveniente dall'Afrlca tropicale e meridionale,
il CUCULO fa udire il suo canto in aprile.
Ancora ai tempi delle nostre mamme, le ragazze
lo interrogavano sul loro avvenire:
O CUCÚ BELL FAM SAVÉ QUANTI ENN
A G''O AIMÒ PRIMA DA METT DENT
L'ANELL BELL, o cuculo bello fammi sapere
quanti anni ho ancora prima di mettere la fede.
È interessante notare come in questa filastrocca
le forme autenticamente dialettali di bello (BIÉLL)
e di anello (ANIÉLL) siano abbandonate a
favore di forme della parlata comune locarnese.
Un altro detti popolare riguardante il CUCULO è:
SE TI G''É SCING GHEI IN TASC''A FIGN CH'A
CANTA AL CUCÚ LA PRIMA VOLTA, TI NI ARÉ
PER TÜTT L'ANN, se hai cinque centesimi in
tasca quando il cuculo canta per la prima volta,
ne avrai tutto l'anno.
Il PRISPOLONE, dal nome chiaramente
onomatopeico CÌU - CÌU, non può fare a
meno di un albero (i francesi lo chiamano
PIPIT DES ARBRES) e di spazi aperti per
lanciare il suo canto.
In aprile e in maggio, di ritorno dall'Africa
(sverna a sud del Sahara), lo si vede e lo
si sente facilmente nella zone del TABIDO
e del PIANSECCO.
La stagione estiva del RONDONE è molto
breve; già alla fine di luglio ritorna ai
quartieri invernali a sud del Sahara e la
sua partenza anticipata non dovrebbe
essere causata da mancanza di nutrimento.
Purtroppo dobbiamo registrare una
perdita grave per la nostra avifauna;
il BALESTRUCCIO non nidifica più da noi.
Personalmente lo ricordo nidificante verso
il 1940, in colonie numerose, alla CURUNA
GRANDA presso la FRUD, lungo la
carrozzabile per i BAGNI DI CRAVEGGIA.
********************
Vanno infine segnalate tutte quelle specie
che puntualmente, ogni primavera, ritornano
da noi a perpetuarsi e a rallegrare le
nostre brevi estati.
Specie rimaste anonime come lo STIACCINO,
frequentissimo sui monti alti, il CODIROSSO
COMUNE, lo ZIGOLO GIALLO, la CAPINERA
dal canto melodioso, la BIGIARELLA.
Anonimi il CULBIANCO che popola i "CORTI"
del PESCEDO e di SALEI, l'AVERLA PICCOLA,
il LUÌ e molti altri ancora.
Anonimo il CODIROSSONE, splendido nella
sua livrea e certamente l'uccello più bella
della nostra avifauna.
&&&&&&&&&&&&&
Elenco delle specie
nidificanti
nella nostra regione secondo
l'Atlante Ornitologico Svizzero
pubbicato nella primavera 1980
(Le osservazioni
riguardano il periodo
tra il 1972 e il 1976;
osservatore per la
Stazione Ornitologica Svizzera
di Sempach
era il sig. Ezio Marconi
----------------
1---- Nidificazione accertata
Nome italiano --- nome latino
Allocco - Strix aluco
Averla piccola - Lanius collurio
Ballerina bianca - Motacila alba
Ballerina gialla - Motacila cinerea
Beccafico - Sylvia borin
Bigiarella - Sylvia curruca
Capinera - Sylvia atricapilla
Cardellino - Carduelis carduelis
Cincia bigia - Parus palustris
Cincia bigia alpestre - Parus montanus
Cincia dal ciuffo - Parus cristatus
Cincia mora - Parus ater
Cinciallegra - Parus major
Ciuffolotto - Pyrrula pyrrula
Codibugnolo - Aegithalos caudatus
Codirosso comune - Phoenicurus phoenicurus
Codirosso spazzacamino - Phoenicurus ochruros
Codirossone - Monticola saxatilis
Corvo imperiale - Corvus corax
Crociere - Loxia curvirostra
Cuculo - Cuculus canorus
Culbianco - Oenanthe oenanthe
Fagiano di monte - Tetrao tetrix
Francolino di monte - Bonasa bonasia
Fringuello - Fringilla coelebs
Gheppio - Falco tinnunculus
Ghiandaia - Garrulus glandarius
Luì piccolo - Phylloscopus collybita
Merlo acquaiolo - Cinclus cinclus
Merlo dal collare - Turdus torquatus
Merlo nero - Turdus merula
Passera d'Italia - Passer domesticus italiae
Passera scopaiola - Prunella modularis
Pettirosso - Erithacus rubecola
Picchio muratore - Sitta europaea
Picchio nero - Drycopus martius
Picchio rosso maggiore - Dentrocopos major
Picchio verde - Picus viridis
Poiana - Buteo buteo
Prispolone - Anthus trivialis
Rampichino alpestre - Certhia familiaris
Regolo - Regulus regulus
Rondine montana - Hirundo rupestris
Rondone nero - Apus apus
Scricciolo - Troglodytes troglodytes
Sordone - Prunella collaris
Spioncello - Anthus spinoletta spinoletta
Stiaccino - Saxicola rubetra
Storno - Sturnus vulgaris
Torcicollo - Jynx torquilla
Tordela - Turdus viscivorus
Zigolo giallo - Emberiza citrinella
Zigolo muciatto - Emberiza cia
-----------------------
A queste 54 specie occorre, a mio avviso,
aggiungere le seguenti:
--------------
Coturnice - Alectoris graeca
Luì bianco - Phylloscopus Bonelli
Organetto - Carduelis flammea
Tordo bottaccio - Turdus philomelos
2 ----- Nidificazione possibile
---------
Aquila reale - Aquila crisaetus
Balestruccio - Delichon urbica
Luì bianco * - Phylloscopus Bonelli *
Luì verde - Phylloscopus sibilatrix
Nocciolaia - Nucifraga caryocatactes
Organetto * - Carduelis flammea *
Ortolano - Emberiza hortulana
Pernice bianca - Lagopus mutus
Pigliamosche - Musicapa striata
Rampichino - Certhia brachydactyla
Rondone alpino - Apus melba
Sparviere - Accipiter nisus
Sterpazzola - Sylvia communis
Tordo bottaccio * - Turdus philomelos *
Verzellino - Serinus serinus
------------------
* --- Specie incluse nell'elenco delle
nidificazioni accertate.
-----------------------
È da escludere dal presente elenco
l'ORTOLANO (EMBERIZA HORTULANA),
in quanto l'osservazione giustamente
riportata nell'ATLANTE ORNITOLOGICO
SVIZZERO è stata l'unica degli ultimi anni
ed a mio avviso puramente casuale.
------------
3 ----- Nidificazione possibile
--------
Astore - Accipiter gentilis
Coturnice * - Alectoris graeca *
Falco pecchiaiolo - Pernis apivorus
Fiorrancino - Regulus ignicapillus
Verdone - Carduelis chloris
-------------
* --- Specie inclusa nell'elenco delle
nidificazioni accertate.
**********************
**********************

martedì 28 ottobre 2008

PARROCI DELLA PARROCCHIA DI COMOLOGNO CH, PAG. 1


http://www.flickr.com/photos/piodadicranach/1895581686/in/set-72157602967760712/

Tratto dai Registri della
Parrocchia di
Comologno Onsernone CH
________
Era presente nel 1715
Bornaghi, Don Pietro Francesco
da Pura nel Malcantone CH
---------
Primo Parroco Presbitero di Comologno
_________
Era presente nel 1735
Ganzinotti, Don Tommaso
da Mosogno CH
----------
Parroco Presbitero di Comologno
__________
Era presente nel 1756
Remonda, Don Giacomo Antonio
da Vocaglia CH
---------
Parroco Presbitero di Comologno
---------
Sepolto nel Presbiterio
della Chiesa di Comologno Onsernone
_________
Era presente nel 1756
Broggini, Don Guglielmo Antonio
----------
Parroco Presbitero di Comologno
_________
Era presente dal 1756 al 1776
Albertolli , Don Giacomo da Bedano CH
-----------
Parroco Presbitero di Comologno
_________
Era presente dal 1776 al 1784
Zanda Don Giuseppe Antonio
delle Terre di Pedemonte CH
----------------
Parroco Presbitero di Comologno
_________
Era presente dal 1784 al 1786
Terribilini Don Pietro Giuseppe,
Protonotario Apostolico,
da Vergeletto CH
----------
Parroco Presbitero di Comologno
___________
Rilevato ultima presenza il: 10.01.1786
Terribilini Don Pietro Giuseppe,
Protonotario Apostolico,
da Vergeletto CH
----------
Parroco Presbitero di Comologno
_________
Era presente dal 1786 al 1789
Trombetta Don Carlo Antonio
-----------
Parroco Presbitero di Comologno
_________
Rilevato prima presenza il: 05.08.1786
Trombetta Don Carlo Antonio
-------------
Parroco Presbitero di Comologno
_________
Era presente dal 1789 al 1792
Rilevato Presenza
17.04.1791 - 28.05.1792
Pancaldi Don Giacomo d’Ascona CH,
già Cappellano Presbitero di Spruga CH
-------------
Parroco Presbitero di Comologno
________
Rilevato prima presenza il: 26.03.1789
Pancaldi Don Giacomo d’Ascona CH,
già Cappellano Presbitero di Spruga CH
-----------
Parroco Presbitero di Comologno
__________
Rilevato ultima presenza il: 14.07.1792
Pancaldi Don Giacomo d’Ascona CH,
già Cappellano Presbitero di Spruga CH
---------------
Parroco Presbitero di Comologno
__________
Era presente dal 1792 (verso fine anno) al 1815
Rilevato presenza il 19.10.1792 - 12.11.1813 - 03.07.1815
Cantin Don Francesco Giuseppe,
Protonotario Apostolico,
da Friborgo (CH)
---------------
Parroco Presbitero di Comologno.
Sepolto a Comologno
__________
Rilevato presenza il: 29.11.1792 - 03.03.1794 - 03.07.1815
Cantin Don Francesco Giuseppe,
Protonotario Apostolico,
da Friborgo (CH)
----------
Parroco Presbitero di Comologno.
Sepolto a Comologno
_________

Il 03.03.1794
Mons.
Giovanni Giulio Geronimo
Berna,
Arciprete di Locarno
e Delegato della
Commissione Apostolica
--------------
Diede la licenza a un Matrimonio a Comologno
__________

Il 03.03.1794 - 05.05.1794 - 25.06.1795 - 03.08.1795
09.09.1797 - 11.09.1797 - 08.01.1798
22.08.1798 - 14.01.1799 - 27.06.1799 - 06.02.1802

Mons.
Giovanni Giulio Geronimo
Berna,
Arciprete di Locarno
e Delegato della
Commissione Apostolica
-----------

Diede la licenza a un Matrimonio a Comologno
___________

Il 05.05.1794

Mons.
Giovanni Francesco
Marchione de Guerrieri

Delegato della Sede
Apostolica di Como (I)
e Nunzio Apostolico in Svizzera
---------

Diede la licenza

a Mons. Giulio Geronimo
Berna,

Arciprete di Locarno
e Delegato della
Commissione Apostolica
--------------
per un Matrimonio a Comologno
__________
Il 26.08.1796

Mella Don Pietro
--------

Sacerdote Presbitero che battezzò
Mordasini, Giovanni Antonio,
di Mordasini, Giovanni Domenico,
fu Mordasini, Giovanni da Corbella CH
e

di Mordasini - Cranini, Anna Maria,
di Cranini, Pietro da Crana CH,
residente a Corbella CH
_______
Il 29.05.1798

Remonda Don Carlo Maria
di Comologno,
Parroco Presbitero di Russo CH,
Vicario Foraneo Amministratore
--------

Battezzò a Comologno
Cavallini, Maria Caterina Rosa da Crana CH,
residente a Vocaglia CH
_________

Il 20.10.1798

Remonda Don Carlo Maria di Comologno,
Parroco Presbitero di Russo CH,
Vicario Foraneo Amministratore
----------

Battezzò a Comologno
Candolfi, Carlo Maria da Spruga CH
__________

Il 21.04.1799

Mons. Carlo Rovelli
Delegato della
Commissione Apostolica
di Como (I)
----------

Diede la licenza a un Matrimonio a Comologno
__________

Il 06.02.1802

Mons.
Giulio Geronimo Berna,
Arciprete di Locarno
e Delegato della
Commissione Apostolica
di Como (I)
----------

diede la licenza a un Matrimonio a Comologno
___________
Il 21.04.1804

Carmine Don Cesare,
Parroco Presbitero di Locarno CH
-------------

Celebrò un battesimo a Comologno
Il 16.06.1803
Celebrò un funerale a Comologno
_________

Il 12.11.1804 - 29.11.1806 - 06.02.1807 - 24.10.1808
24.03.1809 - 14.11.1809 - 20.11.1810 - 04.02.1811
04.04.1811

Mons. Giulio Cesare Caglioni
Arciprete Vicario
Foraneo d’Ascona
e Delegato della Commissione
Apostolica di Como (I)
-------------

Diede la licenza a un Matrimonio a Comologno
___________

Il 24.12.1804

Carmine Don Cesare,
Parroco Presbitero di Locarno CH
--------

celebrò un battesimo a Comologno
__________

Il 12.05.1805

Carmine Don Cesare
Parroco Presbitero di Locarno CH
----------

celebrò un battesimo a Comologno
__________

Il 20.10.1805

Carmine Don Cesare
Parroco Presbitero di Locarno CH
------------

celebrò un battesimo a Comologno
_________

Il 26.01.1806

Carmine Don Cesare
Parroco Presbitero di Locarno CH
-----------

celebrò un battesimo a Comologno
_______

Il 02.04.1806

Carmine Don Cesare
Parroco Presbitero di Locarno CH
--------

era padrino a un battesimo a Comologno
_________

L'11.05.1806

Carmine Don Cesare
Parroco Presbitero di Locarno CH
-----------

celebrò un battesimo a Comologno
________

Il 14.05.1806

Carmine Don Cesare
Parroco Presbitero di Locarno CH
--------

celebrò un battesimo a Comologno
_________

Il 09.11.1806

Vacci Don Filippo
Parroco Presbitero di Crana CH
----------

celebrò un battesimo a Comologno
_________


Il 17.03.1807


Carmine Don Cesare

Parroco Presbitero di Locarno C H

--------


celebrò un battesimo a Comologno

________


Il 27.04.1808


Carmine Don Cesare

Parroco Presbitero di Locarno

----------


celebrò un battesimo a Comologno

__________


Il 24.03.1809



Don Domenico
Lafranchini,

Parroco Presbitero

della Parrocchia di Crana

-------------


Diede la licenza a un matrimonio a Comologno

__________

Il 23.05.1809


Lafranchini Don Giovan Domenico

da Bironico

Parroco Presbitero di Crana

-----------


celebrò un battesimo a Comologno

__________


Il 10.10.1809


Lafranchini Don Giovan Domenico

da Bironico

Parroco Presbitero di Crana

-------------


celebrò un battesimo a Comologno

___________


28.07.1810


Righetti Don Remigio

Parroco Presbitero

di Grugliasco [Grugiascha]

nel Regno Italico

-----------


celebrò un battesimo a Comologno

_____________


Il 21.10.1810


Don .......
Simoni Conti,

Parroco Presbitero di Crana

----------


Diede la licenza per un Matrimonio a Comologno

__________


Il 14.11.1809 - 21.10.1810 - 04.02.1811 - 04.04.1811

22.02.1824 - 09.10.1832

Mons. Giulio Cesare Caglioni,

Arciprete Vicario

Foraneo d’Ascona

e Delegato della

Commissione Apostolica di Como (I)

-----------


Diede la licenza a un Matrimonio a Comologno

_________

Il 17.09.1810 - 21.10.1810 - 31.10.1811


Don Simoni Conti Parroco Presbitero di Crana

-------------


celebrò un battesimo a Comologno

_________


Il 04.08.1812


Righetti Don Remigio

Parroco Presbitero

di Grugliasco [Grugiascha]

nel Regno Italico

--------------


celebrò un battesimo a Comologno

__________


Il 05.08.1813

Serodino Don Domenico Giuseppe

da Russo

Amministratore Cappellano

Presbitero di Spruga

-------------


celebrò un battesimo a Comologno

______________


Il 06.11.1813


Serodino Don Domenico Giuseppe

da Russo

Amministratore Cappellano

Presbitero di Spruga

--------------


Celebrò un battesimo a Comologno

_________

Il 29.12.1813 - 03.04.1814 - 05.04.1814 - 05.05.1814
09.10.1814 - 04.06.1815

Don Domenico Giuseppe Serodino

da Russo

Amministratore Cappellano

Presbitero di Spruga

-----------

Celebrò un battesimo a Comologno

______


Rilevato presenza il 29.12.1813


Lafranchini Don Domenico

Protonotario Apostolico Luganese

Vicario Foraneo

Parroco Presbitero di Russo

Il 26.12.1813 - 11.01.1814 - 21.01.1814 - 03.02.1814

07.02.1814 - 08.02.1814 - 10.02.1814 - 11.02.1814 - 21.02.1814

22.02.1814

Celebrò un funerale a Comologno

Il 13.01.1814

Celebrò a Comologno il funerale di Don Francesco Giuseppe Cantin, da Friborgo, Parroco Presbitero di Comologno

_____________


L'11.01.1814


Autorizzò un battesimo a Comologno,

celebrato dal

Cappellano Presbitero di Spruga

Don Domenico Giuseppe Serodino da Russo

______________

Il 27.02.1814 - 15.03.1814 - 17.03.1814 - 27.03.1814

06.04.1814 - 13.04.1814 - 20.04.1814 - 21.04.1814

Don Giuseppe Antonio Serodino

da Russo

----------

Celebrò un funerale a Comologno

Il 21.03.1817

Celebrò un Battesimo a Comologno

_____________

Il 24.04.1814

Don Pietro Giovanni Ganzinotti

da Mosogno

---------

Parroco Presbitero di Crana

Celebrò un battesimo a Comologno

________

Il 12.05.1814 - 18.01.1822 - 02.02.1822 - 25.03.1822

30.05.1822 - 02.12.1822 - 10.12.1822 - 11.01.1825

21.02.1825

Don Domenico Ghezzi

Parroco Presbitero di Crana

--------

Celebrò un Funerale a Comologno

Il 15.07.1816 - 24.08.1816 - 13.09.1816 - 12.10.1816

08.12.1817 - 27.01.1819 - 19.10.1821

Celebrò un Battesimo a Comologno

___________

Rilevato Presenza il 29.05.1814 - 30.05.1814

Don Paolo Orelli

Parroco Presbitero

di Locarno

-------

Celebrò un battesimo a Comologno

________

Rilevato Ultima Presenza: il 03.07.1815

Don Francesco Giuseppe Cantin

del Canton Friborgo

Parroco Presbitero di Comologno

______________

Era presente dal 06.05.1814 al 1816

Rilevato Presenza il

13.05.1815 - 29.05.1814 - 15.12.1815 - 15.02.1816 - 27.03.1816

24.05.1816 - 21.06.1816

Don Pietro Gaia

d’Ascona

Parroco Presbitero di Comologno

_____________

Era presente dal 1816 al 1817

Rilevato Presenza il

09.11.1816 - 13.01.1817 - 19.04.1817 - 14.06.1817

Don Giuseppe Navone

di Villanova d’Asti

nel Regno di Sardegna

in Piemonte (Italia)

Parroco Presbitero

di Comologno

-------

In questo periodo ci fu a Comologno la visita del

Monsignor Vescovo

di Como (Italia)

________

Il 10.11.1816

Don Cesare Carmine

Cappellano Presbitero

di Vergeletto

-------

Celebrò un Funerale a Comologno

Celebrò un Battesimo a Comologno il 04.08.1816

l’Arciprete d’Ascona,

Don Giulio Cesare Caglioni

diede la licenza per

questo battesimo

________

Era presente il

18.12.1817 - 10.01.1818

Don Felice d’Alberti

Parroco Presbitero

di Comologno

________

Era presente: il 31.07.1818 - 02.09.1818 - 19.09.1818

10.12.1818 19.12.1818

Don Giorgio Giacometti Moghini

dei Borghesi da Locarno

Parroco Presbitero di Comologno

_______

Rilevato Presenza il 03.01.1819

Don Giovanni

Giacomo Manfrina

da Borgnone

Parroco Presbitero

di Comologno

_______

Era presente il

02.04.1819 - 04.04.1819 - 29.09.1819 - 26.10.1819

Don Pietro Gerolamo [Geronimo] Brentini

Parroco Presbitero di Comologno

__________

Era presente dal 1819 al 1821

Rilevato Presenza il

28.11.1819 - 23.05.1820 - 06.11.1820

02.02.1821 - 05.10.1821

Don Domenico Lafranchini,

Protonotario Apostolico Luganese

Parroco Presbitero di Comologno

__________

Era presente dal 1822 al 1824

Rilevato presenza il

06.07.1822 - 24.07.1822 - 04.10.1822 - 22.02.1824

Don Giuseppe Uccelli

da Berzona

Parroco Presbitero

di Comologno

------------------

Il 05.02.1822 - 15.04.1822 - 27.04.1822

Don Domenico Andrea Giovanni Ghezzi

di Ghezzi, Carlo da Sigirino

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

Il 13.08.1817 - 18.08.1817 - 16.10.1817 - 20.01.1818

24.02.1818 - 04.05.1818 - 18.01.1822 - 02.02.1822

25.03.1822 - 27.04.1822 - 30.05.1822 - 01.6.1822

28.10.1822 - 29.11.1822 - 02.12.1822 - 10.12.1822

22.01.1823 - 24.12.1823 - 11.01.1825 - 06.02.1825

05.03.1825 - 06.05.1825 - 19.06.1825 - 30.01.1825

03.06.1826 - 21.05.1827 - 28.09.1827

Celebrò un Funerale a Comologno il

11.01.1825 - 21.02.1825

-------------

Il 25.01.1818

Registrò un Battesimo

effettuato a Comologno

dall’Ostetrica per

pericolo imminente di morte

-------

Il 31.05.1818 - 29.06.1818 - 03.07.1818

Celebrò un Battesimo a Comologno

-------------------

L'01.6.1822

Don Domenico Andrea

Giovanni Ghezzi,

di Ghezzi Carlo da Sigirino

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

-----------

Rilevato Presenza: 24.07.1822 - 28.07.1822 - 04.10.1822

07.01.1823 - 15.09.1824 -16.11.1824

Don Giuseppe Uccelli

di Uccelli Francesco

da Berzona, Parroco Presbitero

di Comologno

-------------

Il 29.11.1822

Don Domenico Andrea Giovanni Ghezzi

di Ghezzi, Carlo da Sigirino

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

---------

Il 22.01.1823

Don Domenico Andrea Giovanni Ghezzi

di Ghezzi, Carlo da Sigirino

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

--------------

Il 24.12.1823

Don Domenico Andrea Giovanni Ghezzi

di Ghezzi, Carlo da Sigirino

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

-----------

Rilevato ultima presenza il 16.11.1824

Don Giuseppe Uccelli

di Uccelli, Francesco da Berzona

Parroco Presbitero di Comologno

---------------

L'11.01.1825 - il 30.01.1825 - 06.02.1825 - 05.03.1825 - 06.05.1825

19.06.1825 - 03.06.1826 - 21.05.1827 - 28.09.1827

Don Domenico Andrea Giovanni Ghezzi

di Ghezzi, Carlo da Sigirino

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

-------------

Era presente dal 1825 al 1829

Rilevato il

22.01.1825 - 19.07.1825 - 09.10.1825 - 19.06.1828

Don Giacomo Antonio Grassi [Grazzi]

di Grassi [Grazzi], Giacomo da Loco

Parroco Presbitero di Comologno

----------

Il 09.04.1828

Don Agostino Guitti

Padre Presbitero,

delegato a Comologno

-------------

Rilevato ultima presenza l'08.03.1829

Don Giacomo Antonio Grassi [Grazzi]

di Grassi [Grazzi], Giacomo da Loco

Parroco Presbitero di Comologno

..........

Rilevato presenza il 15.04.1829 - l'01.08.1829 - 31.12.1830

27.09.1831

Don Paolo Zanetti

da Camignolo

Parroco Presbitero di Comologno

----------

Rilevato presenza il 15.04.1829 - l'01.08.1829 - il 04.09.1829

18.09.1829 - 20.09.1829 - l'01.10.1829 - 20.06.1832

Don Domenico Andrea Giovanni Ghezzi

di Ghezzi, Carlo da Sigirino

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

----------

Il 09.07.1831

Don Giovanni Ganzinotti

da Mosogno

Parroco Presbitero di Mosogno

Celebrò un battesimo a Comologno

con la licenza di

Don Paolo Zanetti da Camignolo,

Parroco Presbitero di Comologno

------------

Rilevato ultima presenza il 27.11.1831

Don Paolo Zanetti

da Camignolo

Parroco Presbitero di Comologno

---------

Dal 1832 al 1839 era presente

Rilevato presenza il

31.05.1832 - 12.01.1833 - 20.04.1839

Don Antonio Bernasconi

da Vacallo

Parroco Presbitero di Comologno

---------------

Il 06.03.1832 - 16.05.1832 - 30.05.1832 - l'11.06.1832

il 27.07.1832 - 09.08.1832

Don Domenico Andrea Giovanni Ghezzi

di Ghezzi, Carlo da Sigirino

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

-----------

Rilevato prima presenza il 09.07.1832

Don Antonio Bernasconi

da Vacallo

Parroco Presbitero di Comologno

-------

Il 09.10.1832 - 13.02.1833

Mons. Filippo de Angeli

Nunzio Apostolico in Svizzera

diede la licenza a

Mons. Giulio Cesare Caglioni per

un Matrimonio a Comologno

---------

Il 17.06.1833 - l'01.03.1835

Don Giovanni Ganzinotti

da Mosogno

Parroco Presbitero di Mosogno

Celebrò un battesimo a Comologno

con la licenza di

Don Antonio Bernasconi da Vacallo,

Parroco Presbitero di Comologno

--------

Il 22.08.1833

Don Francesco Bernasconi

Vice Parroco Presbitero di Loco,

celebrò un Battesimo a Comologno

------

Nel 1833

Don Giovanni Ganzinotti da Mosogno

Parroco Presbitero di Mosogno

Celebrò un battesimo a Comologno

con la licenza di Don Antonio Bernasconi

da Vacallo,

Parroco Presbitero di Comologno

---------

Il 14.10.1836

Don Domenico Andrea Giovanni Ghezzi

di Ghezzi, Carlo da Sigirino

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

------

Il 06.03.1839 e il 07.03.1839

Don Angelo Madonna

Parroco Presbitero di Russo,

Celebrò un battesimo a Comologno

-------

Il 09.03.1839

Celebrò un funerale a Comologno

-------------

Rilevato Presenza il 20.04.1839 - 02.09.1839

Don Antonio Bernasconi

da Vacallo

Parroco Presbitero di Comologno

-----

Il 10.09.1839

Don Domenico Andrea Giovanni Ghezzi

di Ghezzi, Carlo da Sigirino

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

-----------

Il 23.10.1839 - 20.11.1839 - 09.01.1840 - 24.01.1840

08.04.1840 - 01.05.1840 - 21.05.1840 - 19.12.1840

Celebrò un funerale a Comologno

--------

Il 27.09.1839

Don Paolo Francesco Zenna

fu Zenna, Giovanni Battista da Locarno

Amministratore Cappellano Presbitero di Spruga,

Celebrò un battesimo a Comologno

--------

Il 19.10.1839 - 23.01.1840

Celebrò un Funerale a Comologno con licenza di Don Domenico Ghezzi, Parroco Presbitero di Crana

------------

Il 24.08.1840 - 25.08.1840 - 05.09.1840 - 11.10.1840

13.10.1840 - 02.12.1840 - 31.12.1840

Diede i Sacramenti e

l’Estrema Unzione a un malato

-------------

Il 16.10.1839 - 25.10.1839 - 13.12.1839 - 16.12.1839

10.02.1840 - 13.02.1840 - 26.02.1840 - 06.05.1840 - 28.05.1840

22.07.1840

Don Domenico Andrea Giovanni Ghezzi

di Ghezzi, Carlo da Sigirino

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

--------

Il 23.10.1839 - 20.11.1839 -09.01.1840 - 19.12.1840

24.01.1840 - 08.04.1840 - 01.05.1840 - 21.05.1840

Celebrò un funerale a Comologno

--------

Era presente dal 1840 al 1846

Don Giovanni Pedretti

da Sigirino

Parroco Presbitero di Comologno

Rilevato presenza il 08.07.1840 - 06.08.1840 - 25.08.1846

-----------

Il 05.08.1840 e il 07.10.1840

Don Paolo Francesco Zenna

fu Zenna, Giovanni Battista da Locarno

Amministratore Cappellano Presbitero di Spruga,

celebrò un battesimo a Comologno

--------

Il 23.01.1840

Celebrò un Funerale a Comologno con licenza di Don Domenico, Parroco Presbitero di Crana

---------

Il 24.08.1840 - 25.08.1840 - 05.09.1840 - 11.10.1840 - 13.10.1840

02.12.1840 -31.12.1840

Diede i Sacramenti e l’Estrema Unzione a un malato

---------

Il 29.08.1844

Don Giuseppe Pedretti


Parroco Presbitero di Verdasio,

celebrò un Battesimo a Comologno

--------

Rilevato presenza il 25.08.1846 - 09.09.1846-

Don Giovanni Pedretti

da Sigirino

Parroco Presbitero di Comologno

----------

Rilevato Presenza il 24.09.1846 - 02.01.1847

Don Carlo Giuseppe Antonietti

fu Antonietti, Serafino da Sigirino

Parroco Presbitero,

Economo Spirituale di Comologno

-----------

Il 24.09.1846 - 28.09.1846 - 02.12.1846 - 19.12.1846 - 18.01.1847

23.01.1847 - 01.02.1847 - 22.04.1847

Don Domenico Andrea Giovanni Ghezzi

di Ghezzi, Carlo da Sigirino

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

--------

Il 04.01.1847 - 21.04.1847

Celebrò un funerale a Comologno

___________

Il 19.04.1848

Don Giacomo Schira

Cappellano di Spruga

--------

Celebrò un funerale a Comologno

________

Il 29.07.1850 - 05.05.1851 - 22.05.1851 - 01.11.1851

09.12.1851 - 18.04.1852 - 27.05.1852 - 12.11.1853

24.04.1854 - 12.07.1854 - 05.03.1855

Don Giuseppe Tomamichel

da Bosco Gurin [Vallemaggia]

Amministratore Cappellano Presbitero di Spruga,

fu Padrino a un battesimo a Comologno

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Il 23.08.1855

Don Giovanni Ganzinotti

da Mosogno

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

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Rilevamento ultima presenza il 21.06.1855

Don Carlo Giuseppe Antonietti

fu Antonietti, Serafino da Sigirino

Parroco Presbitero,

Economo Spirituale di Comologno

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Dal 1855 al 1861 incluso, era presente

Don Pietro Giuseppe Fässler

da Brunnen nel Canton Svitto

Parroco Presbitero di Comologno

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Rilevato presenza il 05.10.1855

Don Pietro Giuseppe Fässler

da Brunnen nel Canton Svitto

Parroco Presbitero di Comologno

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Rilevato presenza il

05.10.1855 - 10.10.1855 - 22.11.1855 - 09.12.1855 - 24.12.1855

01.01.1856 - 17.01.1856 - 29.01.1856 - l'08.03.1856 - 23.05.1856

Don Paolo Zanetti

Presbitero

Amministratore di Comologno

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Il 16.06.1856 - 09.07.1856 - 27.07.1856 - 27.03.1857 - 07.04.1857

19.05.1857 - 16.06.1857 - 23.07.1857 - 25.07.1857 - 27.07.1857 - 29.07.1857

30.07.1857 - 31.07.1857 - 10.08.1857 - 27.08.1857

Don Giovanni Ganzinotti

da Mosogno

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

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Rilevato Presenza il 31.08.1857 - 23.04.1861

Don Pietro Giuseppe Fässler

da Brunnen nel Canton Svitto

Parroco Presbitero di Comologno

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Il 10.10.1860 - 16.05.1861 - 22.05.1861 - 27.05.1861 - 15.05.1863

Don Pietro Ceretti

Parroco Presbitero di Russo,

celebrò un battesimo a Comologno

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Rilevato Presenza il 17.06.1861 - 26.09.1861

Don Leonardo Terribilini

da Vergeletto

Della Società della Carità

Parroco Presbitero di Comologno

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Dal 1861 al 1864 era presente:

Rilevato Presenza il 13.10.1861 - 19.06.1864

Don Paolo Allegranza

Parroco Presbitero di Comologno

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Il 24.02.1863 - 17.07.1864 - 06.08.1864 - 16.08.1864

01.09.1864 - 18.09.1864 - 25.10.1864 - 05.12.1864

09.12.1864 - 10.12.1864 - 25.01.1865 - l'01.02.1865 - 09.02.1865

16.03.1865 - 15.04.1865 - 19.04.1865 -14.05.1865

Don Giovanni (Gio’) Terribilini

da Vergeletto

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

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Dal 1865 era presente

Rilevato Presenza il 19.06.1865 - 26.08.1866

Don Antonio Drouyen

Parroco Presbitero di Comologno

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Dal 1866 - al 1869 era presente

Rilevato Presenza l'01.09.1866 - il 04.03.1869

Don Giuseppe Caroni

da Rancate

Parroco Presbitero di Comologno

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Il 10.07.1868 -10.01.1869 - 09.05.1869 - 09.06.1869

17.06.1869 - 03.10.1869 - 03.11.1869 - 05.11.1869 - 07.12.1869

24.12.1869 - 31.12.1869

Don Giovanni (Gio’) Terribilini

da Vergeletto

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno;

causa sede vacante

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Dal 1870 al 1871 era presente

Rilevato Presenza il 09.06.1870 - 22.07.1870 - 22.09.1871

Don Luigi Mondini [Mondino]

di Venaria - Caluso / Torino [Italia]

Della Compagnia di Gesù

Economo Spirituale,

Parroco Presbitero di Comologno

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Il 02.01.1870 - 10.04.1870 - 28.04.1870 - l'01.05.1870 -18.05.1870

l'08.06.1870 - 09.06.1870 - 23.06.1870 - 18.07.1870

Don Giovanni (Gio’) Terribilini

da Vergeletto

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

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Dal 1871 al 1873 era presente

Rilevato presenza il 25.08.1871 - 22.09.1871 - 10.12.1872

Don Vincenzo Coletti

Parroco Presbitero di Comologno

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Il 15.10.1871 - 21.09.1872 - 28.09.1872 - 29.09.1872

Don Giovanni (Gio’) Terribilini

da Vergeletto

Parroco Presbitero di Crana,

celebrò un battesimo a Comologno

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Dal 1873 al 1875 era presente

Don Calllisto Bava

di Luino [Italia]

Parroco Presbitero di Comologno

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Dal 1878 al 1888 era presente

Don Carlo Antonietti

Parroco Presbitero di Comologno,

dietro suo ordine

si fece il Coro

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Dal 1889 al 1891 era presente

Don Carlo Soldati

da Sonvico

Parroco Presbitero di Comologno

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Diede indicazioni sull'impedimento al Matrimonio

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Dal 1892 al 1893 era presente

Don Michele Cattomio

Parroco Presbitero di Comologno

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Dal 1893 al 1899 era presente

Don Giuseppe Arnaboldi

di Lugano

Parroco Presbitero di Comologno

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Dal 1902 al 1905 era presente

Don Pietro Ferrari

di Ludiano

Parroco Presbitero di Comologno

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Dall'01.01.1909 al 10.06.1916 era presente

Don Francesco Gianella

da Dalpe

Parroco Presbitero di Comologno

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Dal 1916 al 1921 era presente

Don Augusto Pellanda

da Intragna

Parroco Presbitero di Comologno

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Dal 1921 al 1924 era presente

Don Gualtiero Borella

Parroco Presbitero di Comologno

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Dal 04.09.1924 al 31.01.1927 era presente

Don Mario Marconi

da Comologno / Spruga

Parroco Presbitero di Comologno

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Dal 10.09.1927 al 1932 era presente

Don Giuseppe Martinoli

da Marolta nella Valle di Blenio

Parroco Presbitero della Parrocchia

di Comologno e Crana – Onsernone CH

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Dal 1945 al 1956 era presente

Don Giuseppe Bonanomi

di Chiasso, da Comologno

Parroco Presbitero della Parrocchia

di Comologno e Crana – Onsernone CH

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Dal 1956 al 1961 era presente

Don Domenico Galli

da Bruzella

Parroco Presbitero della Parrocchia

di Comologno e Crana – Onsernone CH

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