sabato 13 settembre 2008

CHIESA DI CRANA ONSERNONE CH TRA IL 1809 E IL 1890 CIRCA, PAG. 1

Tratto dai registri
del Municipio
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Colpo d’occhio alla chiesa
tra il 1809 e il 1890 circa
Ovvero tentativo di ricostruzione
di un pezzo di storia
partendo dalla compulsazione
dei verbali del Municipio [M]
e dell’Assemblea comunale [A]
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Il Signor Pietro Paolo Barghiglioni di Russo
vuol fondare un legato a beneficio
della chiesa di Crana, offre in un primo
tempo il capitale di L 20 annuali, portato poi a L 22,
rotti e chiede la celebrazione
di 6 S. Messe, 2 S. Messe con ufficio e
3 candele annualmente, ma senza l’obbligo
di esporre il catafalco in mezzo alla chiesa,
come d’uso negli anniversari.
Viene accettato, anche perchè oltre
al capitale fa la donazione del fondo
per la costruzione del nuovo cimitero,
come ha inteso col Deputato
Gio’ Domenico "Rosso" Poncioni.
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Lo stesso Deputato Poncioni presenta
l’autorizzazione del Vicario Foraneo
per la costruzione del nuovo cimitero
e con il permesso di "travagliare"
anche in tempo di festa, però dopo la S. Messa.
Su richiesta Sartori Carlo di Giovan,
riservato il permesso di suo padre,
cede gratuitamente un pezzetto di
terreno per quadrare il cimitero.
Domenica prossima si comincerà a
"travagliare" per il cimitero.
[M 02/04.08.1809]
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Il "Rosso" è andato dal Vicario a prendere
gl’istromenti dei due legati del Barghiglioni.
Le spese consistenti in 13 L di Milano
sono a carico del Barghiglioni.
In qualità di Canaparo il "Rosso"
chiede e ottiene l’autorizzazione a
provvedere qualche paramento per
la statua della Madonna.
[M 05.11.1809]
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Remigio Vigino dona alla chiesa
una pezza alla Gana.
[M 19.03.1810]
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Le donne che lo desiderano possono
tenere in chiesa un loro sgabellino privato,
previo pagamento di Soldi 7.6 annuali.
[10.11.1816]
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L’A risolve di far fare un quadro per la chiesa
[A 17.10.1820]
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Previo autorizzazione dell’Autorità Ecclesiastica,
si venderanno all’incanto alcuni pezzi
di terreno della chiesa
(l’ente parrocchiale non esisteva ancora),
l’incasso servirà alla riparazione dell’edificio sacro.
[M 12.02.1821]
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Si risolve di
"ritenere il drappo per fare il balducino".
In altre parole si danno disposizioni per
far costruire un baldacchino.

[M 12.02.1822]
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Il Sacrista si lamenta perchè lui è
responsabile dei vari suppellettili della chiesa e,
specialmente in occasione
di feste private quali battesimi e matrimoni,
tutti s’impadroniscono degl’oggetti di culto
senza il suo permesso.
La M dirama un ordine.
[M 13.02.1823]
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Il Cap. Francesco Sartori chiede e ottiene
l’autorizzazione a mettere un banchetto
in chiesa ad uso di sua moglie.
Pure Giovan Domenico Poncioni può mettere
un banchetto di due posti.
[A 06.02.1831]
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Giuseppe Sartori "Supplementari"
della Giudicatura di Pace del circolo
chiede ed ottiene di mettere un banco
in chiesa davanti a quello dei
Sig.i Remonda e paga 54 L.
[Si noti che i Sig.i Remonda nel 1831
avevano già un banco nella chiesa di Crana!]
[A 06.03.1831]
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Si risolve di fare la S. Messa per il popolo
il giorno di S. Rocco il 16 agosto,
con processione al Monte Piano.
[M 05.08.1832]
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Sartori Mariantonia ved. Cap. Francesco
chiede ed ottiene l’autorizzazione a posare
davanti alla porta della chiesa una lapide
in ricordo del suo defunto marito, la stessa,
a spese della famiglia, sarà contornata
da una pavimentazione in pietra viva.
[A 09.09.1832]
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Su proposta di Sartori Gio’
si risolve quanto segue:
· far fare i banchi
· la copertura del pulpito e vari altri lavori
Viene incaricato Giuseppe Sartori di far eseguire
[i lavori]; si chiede un preventivo al falegname
Pietro Antonio Remonda di Comologno.
Per pagare si chiede alle autorità ecclesiastiche
l’autorizzazione a lavorare in festa per un anno.
Appaltatore per banchi e lavori
è Carlo fu Carlo Poncioni.
[A 31.08.1833]
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Ulteriori lavori:
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· balaustretta del coro
· due banchi nel coro
· la sbarrata della tribuna
· confessionale
[M 29.09.1833]
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Ulteriori lavori:
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· Altar Maggiore [ripararlo, costruirlo ?]**
· imbiancare la chiesa
· far pitturare i cornici[oni] e la porta del
campanile all’esterno
· fare la nicchia del confessionale dove si
trova la porta del campanile
**Per l’Altar Maggiore
vedi A 20.07.1834 a pag. 175; A 27.07.1834
a pag. 177; A 03.08.1834 a pag. 178.
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Sintesi delle tre Assemblee:
L’appaltatore dei lavori all’Altar Maggiore è
Carlo Antonio Maggini d’Intragna e sono
sorti dei problemi di contratto e consegna
dei lavori tra lui e la Comuna.
[A 01.12.1833]
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Paramenti nuovi:
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· 2 "toneselle"
· 1 pianeta
· 1 vello del calice
· alcuni pezzetti di stoffa
[M 29.12.1833]
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Spesa per funerale e S. Messe di 3° - 7° - 30°
= L. 114.-
[1834]
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Si ordinano dei "bracioli" per le lampade
[M 15.06.1834]
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Ulteriori lavori ordinati ad
Antonio [Maggini?] per la chiesa:
· balaustrette delle cappelle
· riattazione del pulpito e della sedia del parroco
Per un totale spesa di L Cant 124,10.
Si stanziano L Cant 115.-
[A 03.08.1834]
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Al Pittore Carlo Meletta è ordinato
· 1 quadro
· e pare anche delle scene sotto la volta del coro
Costo 1 Sovrano.
[M 25.08.1834]
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Si dispone la riattazione del tetto della chiesa,
oltre che di campanile e cimitero.
[M 15.09.1837]
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Vengono richiamati gli Eredi
fu Francesco Sartori perchè facciano fare
la soglia della chiesa come si
erano obbligati a fare.
[M 24.11.1844]
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E’ di nuovo ripetuto il richiamo agli
Eredi fu Francesco Sartori per l’esecuzione
del selciato sulla soglia della chiesa.
[M 04.05.1845]
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Giuseppe Remonda di Vocaglia ha,
a suo tempo, costituito un legato verso
la chiesa di Crana, con l’obbligo di celebrare
una Via Crucis all’anno, la 2. domenica d’aprile,
la più prossima al suo anniversario di morte.
[M 19.01.1849]
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Mariana Bustini ha lasciato per
testamento della sostanza alla chiesa,
della successione di occupa Giacomo Sartori.
[M 20.01.1850]
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Giacomo fu Giacomo Sartori è
incaricato di fare dei piedestalli
in pietra per il baldacchino
.... e procurare dei ferri per i canali
della chiesa e casa parrocchiale.
[M 29.09.1850]
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Il defunto Curato Don Ghezzi
aveva lasciato l’obbligo ai suoi parenti
di far fare un baldacchino per la
chiesa di Crana.
Ora gl’amministratori sottopongono
all’esame dei parrocchiani una stoffa
per il baldacchino.
[M 26.10.1850]
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Il Defunto Gio’ fu Giulio Mordasini
legò alla chiesa un campo,
"ove dicesi nelle Fumelle,
sotto sue giuste coerenze" e questo
con un legato pro tempore in perpetuo
di una S. Messa annuale.
La M accetta, salvo la ratifica dell’A.
[28.08.1853]
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Con circolare dell’11 u.s. il Commissario
di Governo chiede se abbiamo dei legati
dei poveri e come sono amministrati:
· c’è il Legato dei poveri fondato dai Remonda,
ora sovvenzionato
dalla cassa dello stato
Valore fr. 3'300.- (tremilatrecento)
amministrato "dalli Municipalità
di concerto col Parroco".
Si distribuiscono i proventi alle famiglie
più povere secondo una
distinta allestita dalla M
Lista del 1855: Totale 16 famiglie,
di cui: 5 in I. classe che ricevono fr. 5.-
e 11 in 2. classe che ricevono fr. 3.-.
Le liste verranno trascritte su
apposito Registro

[M 18.01.1855]
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La M risolve e ordina che i genitori non
potranno più portare in chiesa i fanciulli,
perchè disturbano le pubbliche orazioni.
In caso contrario si procederà con
misure di rigore.
[M 25.04.1859]
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Giuseppe Milani propone d’istituire
un fondo per finanziare annualmente
la solenne celebrazione delle SS. 40ore.
Con tale atto egli offre il capitale
iniziale di fr. 160.- investiti al 5%.
La M risolve che essa, come tale,
non può aderire, ma qualora ci fossero
altre offerte di privati si potrebbe fare.
Per rendere pubblico il progetto
lo si rimanda all’A.
La M osserva inoltre che il pagamento
degl’interessi dovrebbe avvenire
15 giorni prima della Funzione.
[M 30.01.1863 - N. 224]
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Certi Fratelli Sartori di Mosogno
hanno fatto una donazione alla
chiesa di Crana
(già trattata in precedenti sedute municipali),
ora paghiamo la tassa di donazione fr. 24.-.
[M 25.03.1868]
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L’atto di donazione 1. maggio 1867,
dei Fratelli Sartori di Mosogno,
non dà l’obbligo del funerale ma soltanto
d’una S. Messa annuale natural vita durante
del Sig. Pietro Sartori e indi poscia
l’anniversario annuale con S. Messa
ed Ufficio quando non si eroga la somma
suddetta per le SS 40ore.
[M 05.07.1868]
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