lunedì 15 settembre 2008

Riparazione, ampliamento e ristrutturazione della chiesa di Crana Onsernone CH

Tratto dai registri
del Municipio
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Lavori eseguiti negli
anni 1882 - 1886 circa
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"Filippo Poncioni propone che, vedendo la chiesa in pericolo,
... propone la creazione di una commissione per
la raccolta dei mezzi per il restauro della chiesa.
Membri della Commissione:
Il Parroco di Crana Don Gio’ Terribilini, Giuseppe Milani
e Gio’ di Guglielmo Borini. Accettato all’unanimità."
[A 02.01.1881]
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Qui si discute, tra l’altro, anche di questo,
ma non si decide ancora niente riguardo all’esecuzione dei lavori.
[A 12.03.1882]
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Riceviamo l’avviso che in settembre
verrà certo don Luigi per accertare se sono
iniziati i lavori in chiesa.
Si constata che nell’A dello scorso 12 marzo
si era deciso d’iniziare a raccogliere il materiale
e che fino ad ora non è ancora stato fatto alcun disegno.
[M 27.08.1882]
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E’ data autorizzazione a tenere nel "locale"
una riunione inerente alla chiesa.
[M 31.08.1882]
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E’ deciso l’inizio del restauro,
lo stesso seguirebbe il disegno di certo Curato Belloni.
Certo Don Luigi Arnaboldi è considerato
il principale benefattore ed è incaricato di dirigere i lavori.
Vi sono già fr. 2'000.- (duemila) a disposizione,
il resto sarà coperto dai parrocchiani con "oblazioni"
in materiale, denaro o prestazioni d’opera gratuite;
inoltre con versamenti di benefattori, a questo scopo
si apre una colletta a livello cantonale.
Parroco di Crana a quest’epoca è Don Gio’ Terribilini.
[A 12.11.1882]
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Il Vicario Foraneo, ora stabilito in Ascona,
Don Alessandro Verda scrive una lettera,
della quale a verbale non è citato il tenore,
ma evidentemente si tratta della presentazione dell’Ing. Ghezzi.
Infatti gli rispondiamo d’inviarci al più presto l’Ing. Ghezzi,
così gli daremo le necessarie istruzioni per allestire
il disegno della chiesa. Incaricati di riceverlo sono
il Sindaco Giacomo Sartori e Pietro fu Carl’Antonio Poncioni.
[A 19.10/09.11.1884]
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Il Vicario Foraneo Don Alessandro Verda
convoca ad Ascona una nostra delegazione
per discutere circa il restauro della chiesa.
Incarichiamo il Sindaco Giacomo Sartori con l’autorità
di fare tutto il possibile per il Comune.
In più lo incarichiamo di trattare per avere un qualche Parroco.
[M 14.05.1885]
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Il Sindaco ha subdelegato il Municipale Filippo Borini
che dà il suo rapporto.
Verranno a Crana il M. R. Don Alessandro Verda,
Vicario Foraneo e l’Ing. Ghezzi per trattare su tutto
ciò che è inerente al restauro della chiesa.
Per riceverli e trattare sono delegati il
Sindaco Giacomo Sartori e Guglielmo Remonda.
[M 17.05.1885]
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Il Sindaco Giacomo Sartori e Guglielmo Remonda
sono incaricati di trasportare il legname per la chiesa.
[M 07.06.1885]
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Su invito di Benigno Terribilini a nome del
Vicario Don Alessandro Verda deleghiamo
i Municipali Filippo Borini e Guglielmo Remonda
per recarsi a Vergeletto a discutere circa
il restauro della nostra chiesa.
[M 20.08.1885]
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La Commissione restauro chiesa chiede
un posto per depositare "l’assame" per il restauro.
Si concede di depositarlo nelle cantine a
pian terreno della Casa Parrocchiale.
[M 06.09.1885]
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Il M. R. Don Luigi Arnaboldi chiede
ragguagli in merito al restauro della chiesa.
S’incarica Sindaco e Vicesindaco di rispondere
a seconda delle intenzioni della nostra popolazione.
[M 13.09.1885]
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Completazione della «Commissione restauro chiesa»:
ai già nominati Pietro fu Carlo Poncioni e Giuseppe Milani,
sono aggiunti il Curato Don Carlo Speziali,
il Sindaco Giacomo Sartori ed il
Vicesindaco Guglielmo Remonda.
[A 03.01.1886]
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"2. Per prendere quelle deliberazioni che saranno
del caso circa alla ricostruzione della chiesa giusto
il disegno e capitolato relativo da presentarsi,
e meglio al preavviso seguente di comune accordo
la Commissione per il restauro chiesa e la Mun."
Segue il lungo preavviso municipale dal quale
estraggo i seguenti punti salienti:
«...a diverse riprese tanto la Mun.,
che l’Ass. e Commissione furono sempre un’anime
nel dire che in quanto a pecunio non potrà esporsi
a nessun sacrificio solo che a dire quanto competere
a lavoro manuale, compreso anche gli assami e legnami,
non che le pietre e sabbia in tutto ciò che riguarda
il trasporto di essa. Visto che dalla perizia
risulterebbe un deficit di fr. 900.- (novecento).
più il pagamento di chi deve dirigere l’opera
e l’ammanco di quanto si è speso sul ricavo d
ella lotteria per spese seguite, come vedasi
dal Conto della Commissione, che in totale
farebbero circa fr. 1’800.- a 2’000.-. Considerato,
che il Comune non potrebbe sopportare una sì gravosa
spesa oltre a ciò che si è già detto stante
le tristi condizioni finanziarie del paese.
Considerato d’altra parte, in base alla
lettera del M.R. Sig. Vicario Verda, che qualche
speranza si può nutrire per altri sussidi che potrebbero
rientrare nel corso della costruzione o dopo.
Considerato d’altra parte, che l’Ass. con sua
risoluzione del giorno 17 gennaio anno corr.
stabiliva un’animemente una tassa di
cent. -.30 per ogni testa per lavoro da farsi
in giorno festivo giusta il permesso ottenuto
dal superiore ecclesiastico e regolamento
pubblicato dalla Mun. e che da questo se ne
potrà ricavare un sussidio da aggiungersi per riattazione
e ingrandimento della chiesa e non altrimenti
... Considerato d’altra parte che il Comune
non può assolutamente vincolare i beni
dei cittadini senza un maggior numero di cittadini presenti,
ma siccome siamo partiti dall’idea di mettere in
opera tutti i buoni consigli datici da persone
amanti il nostro bene abbiamo voluto risolvere,
che nel caso estremo in cui non si possa fare a meno,
il Comune presti l’assenso per mutuare la somma
di deficit dei fr. 2’000.- circa e ciò a carico
della Veneranda Chiesa da pagarsi
o restituirsi dalla stessa entro il lasso di anni tre alla più lunga.
Cominciando la diminuzione del capitale mutuato
col ricavo del lavoro festivo; senza che il Comune
abbia a sopportare un sol centesimo , ne’ di frutto, ne’ di capitale».
La M invita l’A ad adottare risoluzione favorevole e
conclude come segue:
«...Unitamente a questo non vi lasceremo in
dimenticanza quanto è utile e vantaggioso per il nostro paese
riguardo l’assestamento e ingrandimento del Camposanto,
cioè per quanto concerne il deposito materiale che si dovrà
portare e trasportare, e così facendo si potrà senza
errore guadagnare a favore del Comune
circa trecento franchi, ciò che verrà alla espropriazione
e pagamento del terreno e materiale da imipiegarsi...»
L’A adotta all’unanimità il preavviso municipale
e vi aggiunge quanto segue:
"s’incarichi immediatamente la Commissione e M
ad annunciare tale risoluzione al Vicario Verda e altri al caso.
Per quanto da mutuarsi non saranno garanti
solo la Commissione e la M, ma anche tutti
i cittadini presenti a quest’A".
[A 18.04.1886]
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S’inizia a disporre per l’inizio dei lavori
di riattazione della chiesa. Di questo si parlava
già da qualche tempo.
[M 19.04.1886]
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Occorre mutuare fr. 300.- (trecento) per pagare
i lavori fatti alla sagrestia.
Il Sindaco Sartori e Remonda Guglielmo
sono incaricati di procurare le piode occorrenti
per "il coperto della chiesa e sagrestia".
[M 12.07.1886]
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"...2. Prendere risoluzione in proposito
alla lettera della Commissione del restauro della chiesa,
e riconoscere, in pari tempo,
la distinta che si presenta in una a quella.
Proposte:
Milani Giovanni di Gio’ propone che sia incaricata
la Commissione ad incassare tutti i crediti della chiesa
necessari per tale pagamento, cambiali,
ecc. cominciando dalla lascita Bustini-Candolfi
per sopperire alla somma chiesta dalla Commissione;
nonchè tutti gli altri crediti che la chiesa ha e ciò entro
quindici giorni al più tardi, adoperando anche
i mezzi voluti dalle leggi, restando sempre
esonerato il Comune da qualsiasi spesa.
S’intende sempre i crediti senza titolo e
quelli con titolo alla voluta scadenza, meno la lista
del fabbriciere accettata con 12 affermativi e 3 contrari...."
[A 08.09.1886]
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Occorre mutuare fr. 500.-. Preavviso Mun.:
"La Commissione si rifiuta di operare l’incasso
risolto dall’Ass. dell’8 settembre; quindi le vostra Mun.
preavvisa di mutuare la somma bisognevole per
dar passo alle circostanze sin quì presentate,
tanto in mutuo, quanto in cambiale..."
Poncioni Leopoldo propone d’autorizzare la Mun.
a mutuare la somma chiesta di fr. 500.- da
estinguersi gradatamente col ricavo del lavoro festivo,
come alla risoluzione del 18 aprile.
Proposta accettata all’unanimità.
[A 12.09.1886]
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Si stabilisce un contratto per lavori alla sagrestia
con Mordasini Luigi, falegname, a fr. 2,95 al giorno.
[M 21.09.1886]
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"Il Vicesindaco dà scarico che Mordasini Luigi, falegname,
ha dovuto andare al servizio [militare?]
e ha rinnovato il contratto al Sig. Mordasini Paolo
al medesimo prezzo in forza degli ordini dei superiori
per poter riporre gli utensili della chiesa"
[M 10.10.1886]
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La Commissione chiede ancora fr. 200.-
per "l’addempimento e finizione dei lavori alla sagrestia
e casa parrocchiale".
La M, non sapendo dove prendere i soldi,
ha riunito l’A per studiare il da farsi...
Inoltre, visto che sul piazzale davanti alla chiesa
c’è molto materiale ingombrante e
visto che il Camposanto è piccolo, la M invita l’A
a deliberare l’allungamento del cimitero,
operazione per la quale si utilizzerebbe il materiale
che si trova sul sagrato. In più chiede la nomina
di un rappresentante per la sorveglianza del lavoro...
Quest’A è disertata dai cittadini e non ha luogo...........
[A 24.10.1886]
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........ed è validamente tenuta oggi
1. Per mutuare fr. 200.-
2. Per trattare sul prolungamento Camposanto
3. Per risolvere in proposito alla riattazione
della strada comunale e fissare i luoghi di diritto
sulla medesima
1. Poncioni Filippo propone d’invitare
M e Commissione a presentare, entro 15 giorni,
il riassunto defiintivo delle entrate e uscite,
sulla base di questo calcoleremo e potremo
stabilire l’entità del nuovo credito. Accettata!
[A 04.11.1886]
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"1. Per ricevere e risolvere sulla distinta delle
spese presentate dalla Commissione in merito
alla sacrestia e quanto concerne al Comune".
Dopo lunga discussione e varie proposte l’A,
su proposta di Poncioni Pietro, Maestro,
risolve "che il Comune ne’ l’A non ha mai votato
ne’ risolto di far spese a nome del Comune
e perciò intende che il Comune [non] c’entri per nulla".
Altre proposte vennero fatte da Poncioni Pietro
a nome della Commissione; il Vicesindaco Borini Filippo
vi si unisce a nome della Mun.; Mordasini Luigi...
In chiusura "...Poncioni Giacomo istà nuovamente,
perchè la M osservò che col muro dietro la chiesa
si è occupato del terreno della stessa sulla strada
che fa il giro della medesima, e abbia perciò a provvedere
allo sgombro e ridurlo come si trovava anteriormente".
[A 14.11.1886]
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Il Parroco Don Carlo Speziali comunica che
per il prossimo 8 dicembre 1886 saranno
ultimati i lavori attorno alla chiesa.
[M 22.11.1886]
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2. Provvedere al denaro domandato
dalla Commissione restauro chiesa di fr. 400.-
per adempire ai pagamenti urgenti da farsi per i lavori fatti.
Intervengono Nr. 28 cittadini, Nr. riconosciuto legale,
vengono nominati i due scrutatori.
In seguito il Presidente, Vicesindaco Borini Filippo,
dichiara l’A insubordinata e la scioglie dandone
rapporto all’Autorità competente.
[A 05.12.1886]
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."...precipuamente per risolvere circa al desinare
e spese inerente agl’inviti da farsi per la benedizione
della chiesa. Gl’invitati saranno in N. di 7 circa compresi
anche i due pittori e si fissa la somma di fr. 5.- (cinque)
per ogni persona. A tale effetto s’incarica il Sindaco
a provvedere e fare il pranzo regolare d’uso.
Gli verrà comunicato officialmente per sua
norma e contegno..."
[M 07/09.12.1886]
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I fratelli Meletta - pittori mandano una lettera di ringraziamento.
La M ne prende atto.
[M 16/18.12.1886]
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La richiesta della Commissione è demandata
alla Commissione revisione conti, nominata da quest’A
[A 02.01.1887]
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Il "Pittore Meletta Giov. chiede il suo avere per le
opere addizionali fatte alla chiesa.
Gli verrà risposto al pittore Meletta che appena
si avrà fatto i conti definitivi della Commissione
per la chiesa gli verrà data evasione in proposito.
Lo stesso sarà risposto ai due Mordasini Luigi e Paolo"
[M 15.01.1887]
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Conti chiesa: su proposta di Poncioni Giacomo
si risolve d’incaricare la Commissione ad epurare
tutte le liste esistenti e a procedere all’incasso
nel più breve tempo. Sono pure accettate altre proposte
commissionali riguardo ad incassi da farsi per la chiesa.
Viene pure accettato il rapporto sul lascito di
Don Gio’ Terribilini invitando la M a fare le debite polizze...
Per quanto concerne poi
alla cambiale dei fr. 500.- prestati per pagare il lavoro
fatto intorno alla chiesa ecc... e che scade domani,
Mordasini Luigi propone d’incaricare la M a fare
altra cambiale per pagare la suddetta, e per pagare
poi questa alla scadenza adoperare il denaro
che si dovrà esigere appartenente alla chiesa.
Accettata!
[A 16.01.1887]
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1. Riceviamo un libello ciascuno da parte di
Mordasini Paolo e Luigi. Libelli che riguardano i lavori alla chiesa e sagrestia.
Seguono discussioni e proposte su incassi
e pagamenti per la chiesa.
[A 13.02.1887]
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Candolfi Abramo manda il conto per lavoro
fatto alla sagrestia.
Poncioni Pietro fu Carlo ha pure fatto dei lavori in chiesa.
[M 16.02.1887]
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1. L’A del 13 febbraio aveva nominato un’ulteriore
Commissione per l’esame dei conti della chiesa.
Qui si discute e si delibera sul suo rapporto
e sui conti della chiesa.
[A 27.02.1887]
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E’ nominata una Commissione composta
da Milani Gio’ maestro, Poncioni Filippo e
Borini Romualdo per l’esame delle cambiali della chiesa
(composizione proposta da Poncioni Marco);
altre proposte: Sartori Giacomo fu Giovanni propose
Milani Giò maestro e Poncioni Filippo, Mordasini Luigi
propose Milani Gio’ maestro e Borini Romualdo.
[A 06/13.11.1887]
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